“Giornata della Memoria” per i ciclisti e tutti gli atleti vittime della strada.
Istituzionalizzare la data del 13 maggio per farla diventare la “Giornata della Memoria” in cui, possano essere ricordati tutti i ciclisti e, in senso più generale, gli atleti che perdono la vita sulle strade praticando, in gara o in allenamento, l’attività sportiva.
È questo un significativo momento che dovrà diventare un appuntamento fisso al quale Federazione Ciclistica Italiana ha dato il suo imprimatur concedendo il Patrocinio a questa Manifestazione.
La Curia Bolognese, per volontà di S. E. Mons. Matteo Maria Zuppi, in armonia con il Comitato Provinciale F.C.I. di Bologna ha concepito e promosso questa iniziativa di alto significato spirituale, etico e morale alla quale è il Vescovo ad officiare la Messa Celebrativa nel magnifico contesto della Basilica di San Luca.
Nel 2013 Mauro Talini atleta diabetico di origine toscana ma tesserato presso la Federazione Ciclistica Italiana a Bologna con la Polisportiva Villafontana (da qui il coinvolgimento del Comitato Provinciale Bolognese) e già protagonista di spettacolose avventure, dette vita ad un ennesimo progetto, il più ardito ed il più amato, un segno forte, un segno di tenacia, di fede e di speranza da portare al mondo, solitario in sella ad una bicicletta.
“La malattia non è un limite, anzi, la considero una scuola di vita” queste le sue parole, questo il suo profondo insegnamento.
Sportivo insulino dipendente aveva fatto della sua vita una missione per dimostrare a tutti, che questa patologia non è un limite e che, con le dovute accortezze, qualsiasi diabetico può sostenere una normale vita sportiva, partì in solitario per una avventura che prevedeva l’attraversamento da sud a nord dell’intero Continente Americano.
La partenza fu da Ushuaia (Terra del Fuoco) nel punto continentale più a sud del mondo, il primo gennaio 2013 e avrebbe dovuto concludersi dopo 250 giorni in sella e dopo oltre 25.000 chilometri a Prudhoe Bay all’estremità settentrionale dell’Alaska a poche miglia dal Polo Nord.
Quella straordinaria pedalata si concluse, invece e purtroppo, in maniera tragica in pieno Deserto dell’Altar (Messico) in località Trincheras, quando un camion pirata travolse Mauro lasciandolo esamine sull’ asfalto senza soccorso e senza alcuna possibilità di salvarsi.
Morì in solitudine come in solitudine amava vivere le sue straordinarie imprese.
Mauro aveva già percorso oltre 14.000 ed era ormai vicinissimo al confine con gli Stati Uniti e con esso si sarebbe lasciato alle spalle le terre più selvagge e la parte più pericolosa dell’impresa; Mauro per colpa di quel camionista non ce l’ha fatta!
Era il 13 maggio 2013. Dall'anno successivo, il quel giorno Mauro viene ricordato alla Basilica di San Luca con una Messa di Suffragio. Da quest’anno con Mauro Talini saranno ricordati tutti gli atleti di tutte le discipline sportive che, come lui sulle strade, hanno perduto la vita.
Un tragico epilogo, quello di Mauro, un accadimento che, purtroppo, succede troppo spesso e sempre più frequentemente anche sulle nostre strade, ai nostri ragazzi, ai nostri atleti ed ai tanti atleti di tante discipline sportive che hanno nella strada la loro palestra e che con la Giornata della Memoria si vuole riunire in un unico spirito.
Quale migliore occasione, quale miglior vetrina per poter dare fiato e grandezza all’uomo ed allo sportivo, in questo secondo weekend di maggio che coincide con il sesto doloroso anniversario, in una Bologna Bike City che fu la sua città di adozione sportiva, e che oggi, con la Partenza del 102° Giro d'Italia, diventa anche la Capitale del ciclismo Italiano e Mondiale ogni vittima sarà commemorata.
Dall’insegnamento di Mauro, dalla sua filosofia di vita e dalla sua spiritualità profonda il Comitato Provinciale FCI di Bologna, su esplicita volontà del Vescovo S.E. Monsignor Matteo Maria Zuppi si è attivato per fare diventare questa data la "Giornata della Memoria" sviluppando un progetto che ha trovato la simpatia degli Enti Promozionali e delle Componenti Istituzionali, la condivisione e l’Alto Patrocinio del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Dr. Renato Di Rocco.
L'impegno del Comitato Provinciale e degli Enti di Promozione Sportiva con il sostegno dell’Arcidiocesi Bolognese è quello di rendere questo appuntamento un momento di raccoglimento, di incontro e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul problema della sicurezza e della salvaguardia dei ciclisti e degli atleti in generale sulle strade per poi, gradualmente e nel tempo coinvolgere il maggior numero possibile di Famiglie e le Società Sportive colpite dagli stessi tragici avvenimenti e sensibilizzare le Istituzioni Civili incoraggiandole alla ricerca di soluzioni che possano mitigare una tragica evidenza che sta via via assumendo connotati della calamità sociale.