Dopo la Coppa Varignana di sabato è subito tempo di rivincita per gli under 23 ed Elite a Zola Predosa dove la Società Ciclistica Ceretolese 1969 mette in cantiere il 42° Piccolo Giro dell’Emilia, un gradito ritorno dopo i due anni in cui non era stata disputata per la concomitanza delle elezioni e l’anno successivo per l’impraticabilità delle strade a seguito dell’alluvione che aveva colpito il territorio.
Sono 97 i corridori che prendono il via sotto la direzione del direttore di corsa Franco Chini, nell’avvicinamento alla prima salita di giornata di Cà Bortolani si portano al comando 12 atleti con un vantaggio che non supera mai il minuto primo.
Lungo l’ascesa nel drappello di attaccanti perdono contatto alcuni corridori mentre il gruppo principale, trainato dagli uomini della formazione della Pc Baix Ebre, si assottiglia notevolmente, la lunga discesa che portava a Savigno non mutava la situazione con i nove fuggitivi a condurre con una quarantina di secondi di vantaggio, durante i due giri comprendente la salita di Zappolino si assisteva al ricongiungimento generale e il gruppo ridotto a una sessantina di unità si apprestava a compiere i tre giri con la salita di San Lorenzo.
La salita era era anticipata dalla coppia composta da Rosa della Trevigiani e dal russo Zarakovskiy, a metà ascesa il russo rimaneva solo al comando scollinando con alcuni secondi di vantaggio sul gruppo trainato dalle maglie della MBH Colpack Ballan, nelle due successive tornate si assisteva a diversi rimescolamenti, ma la selezione si verificava sempre dal dietro.
A questo punto rimanevano da compire i due giri brevi ma arcigni con lo strappo di via Montevecchio a decidere le sorti di questo 42° piccolo Giro dell’Emilia, era proprio l’ultima ascesa che vedeva l’allungo dei due portacolori della Zalf Euromobil Desiree Fior De Carlo e Iacomoni che riuscivano a scavare un divario di 25” nei confronti degli inseguitori.
I restanti 5 km erano una cavalcata vittoriosa verso il traguardo posto nella centralissima via Risorgimento dove De Carlo, ancora senza vittorie nell’anno in corso, tagliava per primo il traguardo in parata con il compagno Iacomoni, a completare il podio griffato Zalf ci pensava Raccani che precedeva il britannico Harding e il piacentino Rossi suggellando il trionfo di questa società che purtroppo il prossimo anno, dopo 43 stagioni costellate di successi, terminerà l’attività.