L'ottava tappa del Campionato Italiano a squadre a scatto fisso presenta una gara nuova e molto interessante proposta da Criteriumitalia all'interno della storica Cronoscalata del San Luca (Bologna) quest'anno prologo del Giro d'Italia ed evento storico del panorama dilettantistico, giovanile ed Elite italiano.

La gara a scatto fisso ha rappresentato l'ultimo evento in programma ed ha incuriosito molto media e spettatori non abituati a vedere atleti con bici a scatto fisso e un solo rapporto affrontare una cronoscalata di 2,2Km con una pendenza media superiore al 10% con punte del 22%.

La proposta di Criteriumitalia si inserisce con decisione in un approccio nuovo allo scatto fisso che oltre a includere la vera e propria competizione in un evento già di grande interesse catturando pubblico e media, propone una assoluta diversità di percorso rispetto alle criterium tradizionali lasciando spazio anche ad atleti che danno in salita il meglio di loro ampliando la possibilità di avere partecipanti alle gare a scatto fisso e proponendo questa tipologia di gare anche in eventi di grande respiro. Alla partenza si rivedono con piacere i Supernova Factory Team con Augusto Reati, Frenk Martucci e Mattia Zoli, tra le donne la sola Francesca Selva decide di affrontare la "regina delle cronoscalate" mentre i team e gli atleti questa volta devono fare i conti con una scelta di rapporto che permetta di non fermarsi nei tratti più duri senza perdere troppo terreno nei 600 metri iniziali con pochissima pendenza prima dell'attacco della salita. Tutti sappiamo che le guarniture da pista con BCD 144 non possono montare corone "di serie" inferiori ai 46 denti ma è praticamente impossibile a meno di non avere un pignone da 30 affrontare i tratti più duri con questo rapporto.

La fantasia dei team e degli atleti si è sviluppata per cercare soluzioni e mentre Luca Cingi ha optato per una corona 1X SRAM da cyclocross 40T su una pedivella da strada (con 22T di pignone) il team T°RED FACTORY RACING ha sfruttato la possibilità delle guarniture Rotor di montare corone Direct Mount da MTB per utilizzare addirittura una corona 38T con pignone 22T.
Scelta coraggiosa quella dei T°RED che consapevoli di perdere tantissimo nei 600 metri iniziali e nella "volata" conclusiva hanno scelto di privilegiare per quanto possibile un rapporto più pedalabile in salita. Pubblico curiosissimo di vedere gli atleti dello scatto fisso affrontare con un unico rapporto la mitica scalata dopo dilettanti U23 e elite che sotto la porta del Meloncello transitavano lanciati a quasi 50Km/h. Il primo "big" a partire è Augusto Reati (SUPERNOVA FACTORY) che vanta nel suo palmares "fixed" un secondo posto alla Red Hook Crit di Barcellona 2014 e più volte nella top 10 della RHC, vincitore alla National Moutard Crit 2014 a Dijon e alla Rad Race Last Man Standing 2015 e di quest'anno a Berlino. Il ravennate parte bene e affronta la salita allungando le traiettorie ma mantenendo velocità e segna il miglior tempo con 8'45" superando il compagno di team Mattia Zoli (anche lui vincitore della Rad Race Last Man Standing nel 2018) oggi impegnato più nelle gravel series.

Il "lottatore" Enrico Biganzoli (THORO BICYCLES) affronta tutta la salita di forza ma con 9'26" paga più di 40 secondi al ravennate che mantiene la testa.
Mattia Corrocher (T°RED FACTORY RACING) quest'anno vincitore alla crit di Monselice non ha certo il fisico da scalatore. Pistard e velocista quest'anno ha conquistato la seconda posizione alla Tre Sere di Busto Garolfo in coppia con Matteo Rosalen e si cimenta in una specialità che non gli appartiene. Il suo tempo sotto la porta del Meloncello (per curiosità) è di 34 secondi superiore ai tempi di dilettanti ed elite con bici con cambio, valore che fa comprendere chiaramente quanto sia complicato affrontare questa gara con un solo rapporto. Ma il 38x22 scelto da Corrocher gli permette di affrontare bene il tratto più duro e di scalzare dalla testa Reati con un tempo di 8'27".
Juan Ignacio Curuchet (T°RED FACTORY RACING) si presenta alla partenza senza numero sul casco e viene retrocesso dai giudici, il suo tempo di 10'09" non rappresenta il reale tempo di gara ma i giudici applicano giustamente il regolamento penalizzando il giovane argentino vincitore a Riccione alla RRW Criterium.

È il turno di Facundo Lezica (T°RED FACTORY RACING) che alla porta del Meloncello ha lo stesso tempo di Corrocher ma che sembra molto più veloce in salita fino a riprendere nei 300 metri finali il compagno di squadra e chiudendo con un incredibile 7'22" che gli sarebbe valso il 39° posto assoluto (su oltre 100 partenti) tra gli Elite/U23 partiti con bici tradizionali con cambio. Se si considera che tutti gli atleti con lo scatto fisso perdevano in partenza dai 30 ai 40 secondi il tempo ha un rilievo davvero assoluto e pone Lezica al primo posto con più di un minuto di vantaggio sul compagno di squadra Corrocher, resiste al terzo posto Reati.

Il leone delle criterium Frenk Martucci (SUPERNOVA FACTORY) affronta la salita con decisione cercando di attaccare il tempo del compagno di squadra Reati ma l'impresa non gli riesce per pochi secondi che lo posizionano temporaneamente al 4° posto davanti a Biganzoli con 9'25".

È il turno dell'ultimo atleta in gara, Luca Cingi (IRD MODENA) che nel suo passato vanta ottimi risultati anche in salita, da ricordare il suo secondo posto alla Monaco-La Turbie dietro a quel Matteo Badilatti, professionista ora in forze alla Israel Cycling, 38° nella classifica generale del Tour de Suisse 2019. Cingi che quest'anno sta dimostrando una splendida forma soprattutto sui tracciati veloci come Reggio Emilia (2° posto) e Abbiategrasso (4° posto) cerca la vittoria nel 2019 e parte subito attaccando. Il suo rapporto è leggermente più lungo di quello di Lezica (40x22 per il reggiano contro il 38x22 dell'argentino) e gli permette di guadagnare qualche secondo nel tratto iniziale e sfruttare le sue lunghe leve in salita.

L'argentino di T°RED vincitore dell'ultima crit di Abbiategrasso ha però fatto la differenza nel tratto più duro della salita guadagnando su Cingi 21" sul traguardo.

7'43" il tempo (68° assoluto) del ventisettenne reggiano che centra il secondo posto e che nella classifica assoluta dei tempi si mette dietro diverse decine di dilettanti, Under e Elite con bici da strada. Una grande soddisfazione per Cingi che quest'anno sta dimostrando di essere un corridore all'altezza dei migliori raggiungendo, con questo risultato, il 6° posto assoluto nel ranking italiano FCI.

  1. Facu LezicaTRED Factory Racing - 07:22
    2. Luca Cingi - IRD Modena - 07:43
    3. Mattia Corrocher - T°RED Factory Racing - 08:27
    4. Augusto Reati - SUPERNOVA - 08:45
    5. Frenk Martucci - Supernova - 09:00
    6. K Iller Biga - THORO Bicycles - 09:26
    7. Juan Ignacio Curuchet - T°RED Factory Racing - 10:09
    8. Mattia Zoli - Supernova - 11:26
    9. Fabio Barbieri - Army Of Two Street Legendary 
    10. Gian Luca Remondi - IRD Modena


CLASSIFICA DONNE
1. Francesca Selva - T°RED Factory Racing - 11:01 RANKING SQUADRE FCI DOPO OTTO PROVE
http://fixeditalia.com/jsprt_achv_season/fci-squadre-2019/

 

IL VIDEO

 

LE INTERVISTE:

Facundo Lezica

Francesca Selva