Marco Cimatti era fortissimo in pista ed in volata e queste due doti gli valsero molte vittorie allo sprint, sia da dilettante che da professionista.
Fra i "puri" si laureò anche campione olimpico ai giochi di Los Angeles del 1932 vincendo la gara dell'inseguimento a squadre in compagnia di Paolo Pedretti, Nino Borsari e Alberto Ghilardi.
Fra i professionisti si aggiudicò tre tappe nel Giro d'Italia del '37 (Rieti, Pescara e Como) e una in quello dell'anno dopo, a Torino. Quel successo gli consentì di vestire anche la maglia rosa, sia pure per un solo giorno.
Vinse anche il Giro dell'Emilia del '34, una tappa della Parigi-Nizza del '37 e la Milano-Modena del 1939. Arrivò al professionismo nel 1934 e vi rimase fino al 1940 correndo per la Mercier Hutchinson, la Lygie e per l'U.S. Modenese. Cimatti nacque a Bologna il 13 febbraio del 1913 e morì il 21 maggio del 1982. Ritiratosi dalle corse, si dedicò insieme alla moglie alla costruzione di biciclette, le Ci-matti appunto, che tanto successo riscossero. E poi anche delle moto.