E' una storia che merita di essere raccontata questa di Adler Capelli che nel pieno delle forze, a ventisette anni (è nato a San Pietro in Casale l'otto novembre del 1973), nel 2000 ha lasciato il ciclismo per darsi con successo alla ristorazione.

Il suo ristorante-pizzeria di Galliera, "La Corte del Duca" è sempre pieno di clienti ansiosi di gustare le ottime pizze e la buona cucina tradizionale. 

Dunque, bravo Adler capace di prendere il coraggio in mano per farsi una posizione invidiabile in età ancora ottima per conseguire altri successi prestigiosi in veste di atleta. Ricordiamo che Adler è stato un grande nel ciclismo dilettantistico, soprattutto in pista, dato che ha vinto due Mondiali nell'inseguimento a squadre (a Manchester nel 1996 e a Perth, in Australia, l'anno dopo), ot­tenendo anche il quinto posto nel chilometro da fermo alle Olimpiadi di Barcellona del 1992 e il quarto in quelle di Atlanta del '96.

Inoltre ha messo in bacheca quindici maglie tricolori aggiudicandosi su strada oltre una cinquantina di corse da quando iniziò come esordiente nella Galliera per poi passare alla Funese Novogas (ci restò anche da allievo e da junior) e, da dilettante, alla Stracciari-Cebora di Bologna e alla Faentina di Germano Zama.

Adler è sposato con Federica ed ha un figlio di nome Federico di sedici anni, il quale, a differenza del padre, non ha nessun interesse per il ciclismoprediligendo il calcio (gioca nelle giovanili della Spal)."Infatti, è così — spiega Capelli — e non nascondo che un po' mi di­spiace'.Ma tu che tipo di ciclista eri?"Uno che non ha mai preso l'attività troppo sul serio: ero, e lo sono an­cora, uno spirito libero, uno che non è mai stato alle regole, ma che ha sem­pre fatto ciò che gli girava per la testa. Ho sbagliato a non continuare a correre? Non lo so, ma la scelta che ho fatto mi soddisfa in pieno".Ci vai ancora in bici?"Qualche volta quando mi viene voglia. Pedalo assieme ad alcuni amici della Speed Bike di San Pietro in Casale, la società alla quale sono iscritto e che è sorta nel 2003"Le segui le corse?"Per la verità, è da un po' di tempo che non ne vedo, ma in avvenire lo farò".I ricordi più belli di quando correvi?"Ne ho tanti, soprattutto alla Cebora, ma anche alla Faentina Nostalgia delle corse?"Beh, ogni tanto ci penso, ma poi torno alla realtà, al mio locale, anche perché m'impegna".