E' un vero peccato che a Bologna non ci sia più un velodromo. Cen'era uno sorto negli anni venti ma è stato smantellato nel '96 per far posto ad un parco.
Durante l'ultima guerra il magnifico "tondino" venne colpito da un'incursione aerea da parte degli anglo-americani e non è più stato ripristinato. S'era parlato di costruirne uno nuovo sui Prati di Caprara, ma poi non se n'è fatto nulla. Peccato perché chi è nato prima del disastroso conflitto non ha mai dimenticato le superbe riunioni che si svolsero su quella pista, soprattutto i formidabili testa a testa fra gli indimenticati Bruno Loatti e Pietro Linari, due big dello sprint. Il velodromo bolognese fu anche teatro di diversi arrivi di gare su strada e memorabile fu quello della tredicesima tappa del Giro d'Italia del 1934 che vide il successo di Giuseppe Olmo della Bianchi su Remo Bertoni della Legnano: i due lottarono spasmodicamente fin sulla fettuccia rossa. Uno sprint altamente spettacolare.
Non essendoci più a Bologna una struttura per le gare in pista è stato deciso di adibire quella di Cento di Ferrara intitolata a Corrado Ardizzoni per lo svolgimento delle manifestazioni felsinee, un impianto splendido, ma fuori dei nostri confini. Ne sorgerà negli anni a venire uno all'ombra delle Due Torri? Sono in tanti a sperarlo.