Bologna nella storia

  • DOPOLAVORO MONOPOLI DI STATO (ora SBBC)

    Dopolavoro Monopoli di Stato

    Questa ciclistica nata nel 1971 (che ha avuto fino a 160 iscritti, ma che ora ne conta una quarantina) ha cambiato nome diverse volte.

    Inizialmente aveva come punto di ritrovo il Bar via Veneto di Bologna gestito da Dario Degli Esposti, luogo dove si sono svolti molti raduni corposi promossi dallo stesso gruppo. E' una società che nel cicloturismo si è sempre molto impegnata, gui­data da Valerio Cavallini, ora avvicendato alla presidenza da Lelio Fabbri.

     

     

     

  • DUE RUOTE DAVIDE CASSANI

    Due Ruote Davide Cassani

    Nata nel 1998, la Due Ruote Da­vide Cassani del deus ex machina Francesco Droghetti con sede a Casa­lecchio di Reno, questa ciclistica ha il non piccolo merito di dato vita alla Granfondo Davide Cassani, una delle maggiori in Emilia Romagna.

     

     

     

  • DUE RUOTE ONLYOFF

    Due Ruote OnlyOff

    La data di nascita di que­sta società è il 2007 e la sua sede si trova a Casalecchio di Reno. E' specializzata nella mountain-bike, ma si cimenta anche su strada.

    Nella foto a fianco, il gruppo dei dirigenti: da sinistra, il presidente Paolino Nobile, il suo vice Daniele Masetti e i consiglieri Stefano Nobili, Francesca Roni e Giacomo Ori.

     

     

  • DUE TORRI BOLOGNA

    Due Torri Bologna

    Creata da Salieri, que­sta società è poi stata rile­vata dall'ex professionista Emanuele Negrini che con quella maglia ha vinto qualcosa come ben cinque Maratone delle Dolomiti, quattro consecutivamente: dal 2003 al 2006, la quinta nel 2008.

     

     

     

  • Elena Capponcelli - 1973

    Elena Capponcelli

    Elena Capponcelli è nata il 24 gennaio 1973 a San Giovanni in Persiceto ed ha iniziato a correre fra le giovanissime della G6 con la maglia della Calderara, dove è rimasta fino al passaggio nella categoria juniores.

    Poi per una stagione ha indos­sato la maglia del Club Primavera di Vigarano Mai­narda e nella successiva in quella della Sanson di Forlì.

    In tutto ha ottenuto una ventina di successi, compreso il titolo regionale dell'inseguimento in­dividuale nel 1993. Nello stesso anno prese parte ai Tricolori e ottenne un brillante quarto posto nella stessa specialità, ma poi smise di correre.

     

     

     
  • Eliseo Dal Re - 1975

    Eliseo Dal Re

    Non ha mai vestito la maglia di una ciclistica bolognese, ma nelle gare di casa nostra era un habitué, poiché non ce n'erano di una certa importanza che lui non fosse ai nastri di partenza.

    Il riferimento è ad Eliseo Dal Re, nato a Ravenna il 4 settembre 1975 e portacolori della Reda. Il suo capolavoro l'ha confezionato a Bologna nel 1997 vincendo alla grande la diciassettesima edizione del Piccolo Giro dell'Emilia per i dilettanti under 23 organizzato dalla Ceretolese.

    Sempre all'attacco, Dal Re, ha prevalso con uno sprint superlativo sui compagni di fuga, Cristian Sambi, Maurizio Vandelli e Alberto Sintoni terminati alle sue spalle in quest'ordine. Fra i successi di una certa importanza ottenuti da Eliseo, spiccano La Coppa Caduti di Reda, il Trofeo Biagioni, il Giro di Toscana, la Coppa d'Oro Città di Pesaro, la Coppa Cicogna e la Coppa Penna. Ottimo il secondo posto nel Tricolore su strada del 2002.

     

  • Emanuela Corso - 1965

    Emanuela Corso Nata a Bosco Chiesanuova di Verona il 14 ottobre to molto nella mountain-bike, soprattutto nelle gare in discesa, denominate Downhill, visto che si è portata a casa qualcosa come otto ti­toli italiani e due europei (in Francia nel 2000 e a Livigno l'anno dopo).

    Una vera spericolata lungo le scarpate sterrate, una dote straordina­ria che le ha consentito di vincere oltre una set­tantina di manifestazioni. Ha iniziato a correre nella Bambana di Ozzano Emilia, dopo di che ha indossato le maglie della Due Ruote Caran­ti, della Surfing Shop e di altri sodalizi italiani.

    Ora è ferma perché tre anni fa ha dato alla luce Jacopo pertanto si sta dedicando all'impegna­tivo mestiere di mamma.
    Ha però in animo di risalire in sella appena possibile.


     

     
  • Emma Scalorbi - 2008

    Emma Scalorbi

    E' nata a Lagosanto di Ferrara il 4 giugno 2008, ha corso nella G2 nella Polisportiva Molinella, ha vinto 18 gare e si laureata campionessa regionale nel meeting su strada.

     

     

     

     

     

     

     

     

  • EMPORIO BICI, EX ALBERO DELLE RUOTE

    Emporio Bici

    Inizialmente il suo nome era Albero delle Ruote con sede a Savignano sul Panaro, ma in seguito cambiò la denominazione divenendo Emporio Bici a due passi da Bazzano, ma sempre sotto la presidenza di Massimo lori.

    Si tratta di un Team di notevole spessore forte nell'agonismo, ma in primo piano anche nel cicloturismo sotto forma di raduni.

     

  • Enrico Cinti - 1997

    Enrico Cinti

    Data di nascita di Enrico Cinti: 12 maggio 1997.

    Attualmente corre nella categoria juniores in seno all'Italia Nuova di Borgo Panigale: prima era alla Sport Reno. La vittoria più importante l'ha ottenuta da allievo il 2 agosto del 2013 sulla pista di Dalmine, dove si è aggiudicato il titolo italiano nell'in­seguimento individuale.
    Fra gli allievi ha conquistato i titoli regionali del chilometro da fermo, dell'inseguimento individuale e della velocità olim­pica.
    Inoltre ha vinto due gare importanti: a Villafontana nel 2012 e a Legnago nel 2013, ottenendo anche due piazzamenti d'onore (a San Matteo De­cima e nella crono di Avane di Empoli). Ha conquistato per quattro volte il terzo posto: a Barbiano di Cotignola, a Castel­nuovo d'Asola (Milano), a Zola Predosa e a Russi di Ravenna.
    Infine da junior s'è confermato cam­pione regionale del chilometro da fermo e nel 2015 è stato convocato (per le sue doti di ottimo cronoman) per un test con la Nazionale juniores..

  • Enrico Montanari - 1985

    Enrico Montanari

    Enrico Montanari è nato a Sassuolo di Modena il 19 febbraio del 1985

    ma si può tranquillamente dire che i natali ciclistici che contano li ha avuti a Calderara di Reno fra gli juniores, categoria che l'ha visto primeggiare di­verse volte, tre nel 2003 e precisamente a Faenza, a Castel d'Azzano (Ve­rona) e a Cassanigo di Ravenna, piazzandosi poi al terzo posto a Sacile di Udine in una competizione che l'ha visto sempre all'attacco.

    L'anno prima, sempre in maglia calderarese, aveva conquistato in pista i titoli provinciali della velocità e dell'individuale a punti.

    Passato dilettante, ha ottenuto undici successi e cinque piazzamenti d'onore. In questa categoria ha indossato le insegne della Sergio Dalfume, della Podenzano, della Lucchini, della Zoc­corinese e della Finauto, mentre da professionista ha corso nella Wit e nella greca Kastro.

     

     

     
     
  • Enrico Pritoni - 1993

    Enrico Pritoni

    Enrico Pritoni è nato a San Giovanni in Persiceto il 13 gennaio 1993 e vive a San Matteo della Decima.

    Da esordiente e allievo ha indossato la maglia della Calderara vincendo due titoli provinciali: in pista nella velocità, nel 2007 da esordiente e su strada l'anno dopo da allievo. Oltre alle insegne calderaresi ha indossato quelle della Calcara, della Stella Alpina di Renazzo e della Sancarlese.

    Con addosso questa maglia si è classificato nel 2008 al terzo posto nel Tricolore a cronometro allievi.

     

     

     

  • Enrico Zuppiroli - 1959

    Enrico Zuppiroli Enrico Zuppiroli è nato a Cento il 18 luglio 1959 ed è stato un eccellente pista nella velocità.

    Sui "tondini" ha vinto più di una cinquantina di gare, esibendosi nei velodromi più qualificati d'Italia. Il primo impatto con la bici l'ha avuto a undici anni come cicloturista in una squadra di Pieve di Cento, ma l'attività vera e propria l'ha iniziata nella Centese, società che non ha mai abbandonato.

    Come detto, ha vinto tanto in pista, ma quello che l'inorgoglisce sono i due terzi posti ottenuti nei campionati italiani di velocità nelle categorie allievi a juniores rispettivamente a Forlì e Torino.

    Anche su strada si è distinto, soprattutto a Calcara e Pieve di Cento dove è riuscito ad imporsi più volte.

     

     

     
     
  • Enzo Borsari - 1947

    Enzo Borsari

    Nato a Riale nel 1947, Enzo Borsari ha debuttato nel ciclismo 1'8 luglio del 1962 a Calcara nella Giornata Olimpica per non tes­serati vinta dal lavinese Adriano Carini.

    Corse quattro anni nella Calcara otte­nendo innumerevoli piazzamenti. Era uno scalatore, ma difettava nello spunto veloce e questo handicap l'ha privato di numerosi successi.

    Da esordiente si aggiudicò parec­chie gare, fra le quali il 15° G.P. Esercenti e Industria del 1964 dove riuscì a staccate tutti sulle rampe del Mongardino. Al traguardo giunse con 25 secondi di margine sull'amico Gianni Cappi.

    Passato dilettante, andò alla Mauro Pizzoli, ma la mancanza dello spunto veloce lo penalizzò molto.

     
     
     
  • Fabio Aru - 1995


    Fabio AruFabio Aru, il talento sbocciato al caffè Margherita di Casalecchio.

    Questo eccezionale scalatore viene dalla Sardegna, essendo nato e cresciuto a Villacidro (capoluogo della nuova provincia del Medio Campidano) il 3 luglio 1995; ma ciclisticamente è bolognese, poiché l'attività veramente impegnativa l'ha intra­presa a quindici anni venendo a gareggiare per la Ccv di Sasso Marconi sia nei cir­cuiti del cross sia su strada. E' stato Andrea Cevenini, diesse di quella società ciclistica, a scoprirlo e inco­raggiarlo a dare il massimo impegno, facendolo crescere per gradi.

    Un lavoro di pazienza che ha dato frutti eccezionali, visto quello che il ragazzo è capace di fare sulle grandi montagne.

    Alla società sassese è rimasto fino al passaggio fra i dilettanti, quando si è ac­casato alla Palazzago di Ivano Locatelli, consigliato appunto da Cevenini, il quale ha continuato a seguirlo dall'ammiraglia, anche perché nel frattempo la Ccv si era sciolta. Nella Palazzago il giovane talento sardo ha cominciato a fare faville vincendo a ripetizione, tanto da interessare diverse società professionistiche, in prima fila l'Astana. Il generai manager Alexandr Vinokurov, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra, vide subito in lui un futuro campione a lo tesserò vincendo la concorrenza della Sky e dell'Acqua Sapone.

    Come ben si sa, Aru ha ripagato immediatamente la fiducia del kasako esplo­dendo al Giro Rosa del 2014 (vinto da Nairo Quintana) aggiudicandosi alla grande in solitudine la quindicesima tappa (Valdengo-Pian di Montecampione) e piazzan­dosi al terzo posto nella classifica finale.

    E nel Giro del 2015 Aru ha fatto addirittura meglio, vincendo due volte conse­cutive per distacco (a Cervinia e al Sestriere) e finendo secondo posto alle spalle del fuoriclasse Contador che a fatica è riuscito a conservare un vantaggio di 1'53". Pec­cato che nelle tappe iniziali Aru non fosse al meglio della condizione fisica...

    Ma il capolavoro completo il campione sardo l'ha compiuto tre mesi dopo vin­cendo la Vuelta di Spagna che vedeva al via quasi tutti i migliori assi fra cui il suo compagno dell'Astana Vincenzo Nibal i (squalificato al termine della seconda tappa per essersi fatto trainare dopo una caduta) e Christopher Froome, fresco dominatore del Tour de France (costretto al ritiro per la frattura di un piede ma ormai s'era capito che le sue polveri erano bagnate). Alle sue spalle dopo una avvincente e incerta bat­taglia durata per tutta la corsa, si sono piazzati lo spagnolo Joaquim Rodriguez, il polacco Rafal Majka e il colombiano Nairo Quintana.

    Dunque, un Aru fra i grandi del ciclismo che conta. Ma lui non si è montato af­fatto la testa, è rimasto il ragazzo modesto e timido di quand'era alla Ccv, ricono­scente verso Andrea Cevenini che l'ha aiutato a crescere e al quale è ancora molto legato. E, quando passa dalle nostre parti, fa ben volentieri una puntatina al Caffè Margherita di Casalecchio di Reno per salutare i vecchi amici. Quel ritrovo gli è pro­prio rimasto nel cuore, dato che è stato proprio lì che ha sottoscritto i primi contratti importanti. Ovviamente assistito da Cevenini, il suo mentore.

  • FAENTINA - 1954

    Questa ciclistica, nata ufficialmente il 2 dicembre 1954, di corridori di spessore ne ha avuti parecchi, ma è indubbio che il bolognese Adler Capelli occupi un posto di grande rilevanza.

    Vittorioso innumerevoli volte su strada e su pista (i Tricolori non si contano), quest'atleta ha nel palmares due titoli mondiali nell'inseguimento a squadre sui tondini conquistati a Manchester nel 1996 (correva con Cristiano Citton, An­drea Collinelli e Mauro Trentin) e a Perth (Australia) l'anno dopo assieme a Colli­nelli, Citton e Mario Benetton.
    Attaccata la bici al chiodo (si fa per dire poiché ci sale ancora, ma per puro divertimento), Adler ha aperto un ristorante-pizzeria nella sua Galliera, locale che è sempre pieno di gente. Tornando alla Faentina, che da qualche anno ha solo i giovanissimi, va detto che uno dei fondatori è il grande Vito Ortelli (ha vinto tre Tricolori, uno su strada e due in pista) e che alla presidenza c'è Annalisa Cavassi.

     

  • FERRETTI AVIS BUDRIO

    Ferretti Avis Budrio

    La data di nascita risale al 1979. Questa ciclistica conta oltre una cin­quantina dei soci molti dei quali svolgono attività in tutta scioltezza, peda­lando solo per sano divertimento.

     


     

     

  • FORTI E LIBERI SAN RUFFILLO

    Forti e Liberi San Ruffillo

    Cessata l'attività agoni­stica, la vecchia Forti e Li­beri San Ruffillo dopo qualche anno di inat­tività fu rifondata e tornò in scena nel cicloturismo orga­nizzando affollati raduni.

    At­tualmente il presidente è Sergio Romagnoli.

     

  • FORTI E LIBERI SAN RUFFILLO - 1946

    Forti e Liberi San Ruffillo

    Venne fondato nel 1946 da quattro ex ciclisti: Campomori, Baratta, Matteuzzi e Orlando Genovesi.

    Inizialmente il nome era Bar Sport Turismo e la sede si trovava in un cortiletto adiacente al locale in zona San Ruffillo. Nel 1971 le consegne le prese Gianni Zaga (vice presidente Athos Pez­zol i, segretario Paolo Faenza, cassiere Gino Girotti e direttore sportivo Fran­cesco Genovesi).

    Di vittorie la Forti e Liberi non ne ha ottenute molte, anche perché si dedicò soprattutto al settore organizzativo. Il corridore più rappresentativo fu Umberto Trifogli che si ag­giudicò diverse competizioni fra le quali la Coppa Vittorio Vanelli (nel '49 e nel '51) orga­nizzata dallo stesso gruppo.

    Nella foto: 27 marzo 1949, cronoscalata Bologna-Monte Donato: vittoria di Baratta (a destra), terzo Campomori. Questi due atleti furono fra i fondatori della Forti e Liberi San Ruffillo

     

  • FORTI LIBERI FORNI - 1923

    Nata nel 1923 e presieduta ora Sergio Luci, questa società ha avuto nei ranghi come dilettanti atleti di chiaro valore, fra i quali, Vito Ortelli, Luciano Succi, Glauco e Widmer Servadei, Umberto Drei, Leo Castellucci, Nino e Alberto Assirelli, Sante Lombardi, Mauro e Maurizio Ortali, ma soprattutto Arnaldo Pambianco (nato a Bertinoro il 16 agosto 1935), vincitore del Giro d'Italia del 1961.
    Oltre ai dilettanti in passato la Forti Liberi ha avuto valenti allievi e juniores.